“Ero andata a Sorrento per il compleanno di mia figlia. Era la prima vacanza dopo la morte di mio marito. In piscina presi un cocktail e dopo averlo bevuto mi sentii strana. I baristi mi dissero “ti portiamo in piscina”. Fui spinta su una sedia a sdraio, c’erano i baristi nudi. […] Dopo mi portarono in un altro locale, dove c’erano molte brandine. Riconobbi un barista con la maglietta ‘king’. In questo altro locale c’erano molte brandine, decine di uomini nudi e anche due di mezza età. Mi facevano male, mi tappavano la bocca, provavo a chiudere le gambe ma loro me le riaprivano. Alcuni scattavano foto, ho anche visto una di queste foto, loro ridevano: nella foto c’ero io circondata da peni. Alla fine mi hanno rivestita e uno di loro mi ha riaccompagnata. Ho visto mia figlia che mi ha chiesto ‘dove eri, ti ho cercata ovunque’”. Continua a leggere Non ci avete fatto niente.