Andrea è di Firenze ma ama il Sud e ci viene tutte le volte che può.
L’ho conosciuto una sera d’estate a Matera, raccontava dei viaggi del Che in una terrazza nei Sassi.
Andrea è un poeta che scrive in prosa e ti incanta quando parla.
Quella serata a casa di amici era per me, come tutto in quel momento, un pretesto per mettere ordine nella mia vita, andavo cercando qualcosa che non trovavo, che non sapevo.
Che Guevara.
Niente più distante da me. Che pure mi commuovo quando ascolto e canto a memoria Hasta Siempre.
Il racconto di Andrea, che ha ripercorso i viaggi di Ernesto Guevara, sono troppo interessanti, a prescindere dall’appartenenza politica, così lo invito a ripetere l’esperienza a Tricarico. Con pochi amici riusciamo velocemente ad organizzare una serata magica nel bosco con racconti, falò, musica, ballo e cena.
Tricarico.
Andrea ne aveva sentito l’eco a Firenze dalla voce di Antonio Infantino e dei Tarantolati. E nel suo girovagare per la Basilicata aveva accuratamente evitato di visitarlo: nessuno cercherebbe nella realtà l’isola che non c’è, i luoghi delle leggende non si visitano, esistono solo nella mente di chi li vuole vedere.
Ma gli incontri che facciamo sono solo coincidenze che aspettano di essere sistemate. E oggi fb mi ricorda che è il compleanno di Antonio Infantino.
Tutti mi chiedono come abbia fatto a trovare questa Ida Pfeiffer.
Ecco, chiedete ad Andrea Semplici, è lui l’ispiratore inconsapevole della mia avventura.
Lui ha scovato un libro di Ida in una vecchia libreria e ne ha parlato nel suo blog.
Io sapevo solo che volevo, che dovevo partire.
Andrea, non volendo, mi ha suggerito il come.
Il resto lo sapete.