Chi è Ida

Ida Pfeiffer. Vienna 1797-1861

Crebbe in armonia con i suoi cinque fratelli maschi, giocando ai loro giochi e vestendosi come loro, fino all’età di dieci anni.

Morto il padre, basta tamburi, armi e giochi violenti, basta pantaloni e abiti maschili: la madre, la riportò nei ranghi propinandole attività più consone al suo status di “femmina”.

Ma Ida si piega solo apparentemente alle nuove direttive materne e la sua indole indomita emerge continuamente.

Il 14 ottobre 1809 Ida compie 12 anni, quello stesso giorno Napoleone, vincitore, impone le sue dure condizioni all’Austria, firmando con Francesco I il trattato di Schönbrunn. La piccola Ida mostrò il suo disappunto voltando le spalle al passaggio dell’imperatore. Quando Napoleone tornò, la madre, onde evitare il ripetersi del gesto, bloccò la bambina per le spalle, ma lei, al passaggio imperiale, tenne per tutto il tempo gli occhi chiusi.

 

Leggeva con entusiasmo qualunque libro di viaggi le capitasse tra le mani, sognava di essere lei l’esploratrice protagonista di quelle avventure, e malediceva il suo sesso che le impediva di seguire quegli eroici esempi.

Dopo un breve e devastante innamoramento per il suo istitutore, spinta dalla madre, sposò a 23 anni un avvocato rispettabile che di anni ne aveva 47, e aveva un figlio a carico.

Fallito il matrimonio e cresciuti i figli, riceve in eredità una somma di denaro e decide di realizzare le sue antiche aspirazioni, dedicando  interamente ai viaggi la vita che le resta da vivere .

Si reca dapprima in Terra Santa, e poi non si ferma più, esplorando tutto il mondo in numerosi viaggi, curiosa di conoscere ambienti e persone tanto diverse, sempre con la mente aperta e senza la lente del pregiudizio.

In ogni situazione dimostra la sua forza e il suo coraggio di donna indipendente che sa affrontare qualunque situazione, dalle aggressioni, ai rapimenti, alle malattie “esotiche”.

Scrisse numerosi appunti di viaggio, molto utili al tempo per avere una visione sul mondo, e probabilmente  ispirò il “giro del mondo” di Jules Vernes, senza ottenerne alcun riconoscimento

L’unicità di Ida è che, per la prima volta nella storia, una donna dimostra che da sola può fare il giro del mondo, senza il supporto di un marito o di un amante, insomma senza una figura maschile che la sostenga.

Nonostante questo, è sconosciuta completamente ai più tanto che non viene nemmeno citata tra le persone che nella storia abbiano fatto il giro del mondo, (lei che lo ha fatto almeno due volte!).

Fu un membro della società geografiche sia di Berlino e Parigi, ma non della Royal Geographical Society di Londra a causa del suo essere donna.

In questo blog ci occupiamo del suo primo giro del mondo, che lei compie circumnavigando il globo andando sempre verso ovest, in 2 anni e 7 mesi.