Il mare in Sri Lanka è bello.
L’idea di fare il bagno nell’oceano trasparente e tanto più caldo del Mediterraneo è veramente accattivante.
Anche se dopo la Polinesia non credo di poter mai più trovare un mare migliore, ci vado, ma chiedo prima a chi mi accompagna se ci sono problemi a fare il bagno in costume, mi garantisce di no.
Perfetto
Il mare è lì davanti a me, ma ci sono una decina di ragazzotti neri in mutande che mi fissano aspettando che mi spogli per entrare. Qualcuno si avvicina e ammiccando chiede perché non entro in acqua.
Così grazie alla mia guida che mi ha mollato su una spiaggia sporchissima (non date la colpa ai turisti, non ce ne sono!) mi faccio la mia bella sauna tutta vestita. Dopo un’ora mi dico che non posso darla vinta ad un manipolo di ignorantelli e mi spoglio buttandomi immediatamente in acqua.
L’inferno.
Da hello baby in giù ho subito ogni tipo di attacco verbale, sotto l’occhio vigile della polizia costiera
Uscita fuori dal mare la situazione è solo peggiorata, assumendo a tratti caratteristiche grottesche, come un gruppo di ragazzi che arrivano baldanzosi, in mutande, e con tanti palloncini, non capisco cosa stiano festeggiando, quando mi rendo conto che usano i palloncini come salvagente, e la prima domanda che mi sorge spontanea è “ma cavolo vivete su un’isola, quando imparate a nuotare?”; ma ha dovuto imparare in fretta, quello che ha lasciato il palloncino per provare a farmi una foto!
L’incontro più bello è stato con una ragazza musulmana completamente coperta nel suo burqa che, con i suoi fratelli, ha voluto conoscermi perché ero diversa da lei, e ha voluto una foto con me. Ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia su chi delle due fosse la diversa in quella situazione, io col mio costume rosso e i miei capelli verdi, o lei invisibile al mondo, fatto sta che ho dovuto constatare che questi ragazzi musulmani sono stati molto gentili e cortesi con me, pur incuriositi dalla mia diversità non mi hanno minimamente molestata, come hanno fatto decine di buddisti in mutande.
Improvvisamente, sarà ora di pranzo, resto sola, la spiaggia deserta, il mare vuoto. Mi faccio un bagno meraviglioso, in quest’acqua limpida e calda, e da lontano non vedo nemmeno l’immondizia sulla riva, ma solo la spiaggia bianca.
Ceylon, davvero potrebbe essere il paradiso terrestre, quello dove pare Adamo si sia rifugiato dopo la cacciata, perché era il luogo più simile all’Eden, ma poi scorgo a riva un uomo che tranquillamente si mette a pisciare sul muro di fronte. Quel muro sul quale io avevo messo lo zaino, perché mi sembrava il posto più sicuro, essendo sotto alla polizia.
L’albero della conoscenza. Oggi come ai tempi di Adamo, la strada per la felicità è l’ignoranza.
You may be the most luckiest woman in the world,to tour around world.many congratulations
(this is Denis from Sri Lanka, whom met you @ Negombo Railway Station and dropped u to Restaurant by motor bicycle.)
Hi Denis, how are you?
happy to hear you.
I was very happy to know you. You were one of the few gentlemen I found in Sri Lanka.
I was very lucky to found you in Negombo!